Bonus mobili: Chi può richiederlo, requisiti, importi
Thu Sep 22 2022 14:58:49 GMT+0200 (Ora legale dell’Europa centrale)scritto da BuyBuyFree in Notizie

Indice dei contenuti:
1. Che cos’è il Bonus Mobili?
2. Chi può richiedere il Bonus Mobili?
3. Quali lavori di ristrutturazione danno diritto al bonus mobili
4. Importo massimo del bonus mobili
5. Negozi aderenti a questa iniziativa
Per il bonus mobili ed elettrodomestici 2022 ci sono importanti novità. Dopo l'approvazione della legge di bilancio 2022, il tetto di spesa del bonus 2022 per gli elettrodomestici è stato portato a 10.000 euro. La prima bozza di legge di bilancio prevedeva invece un limite di 5.000 euro per il 2022. Ora vediamo come funziona, quali sono i requisiti e come richiedere e ottenere il bonus mobili 2022.
Che cos’è il Bonus Mobili?
Si può usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici e le lavasciugatrici, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
L'agevolazione spetta per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2024 e può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.
La detrazione va ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro euro per l’anno 2022 e a 5.000 euro euro per gli anni 2023 e 2024. Per il 2021 il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione era pari a 16.000 euro.
Per usufruire di questo servizio è necessario che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. La data di avvio potrà essere provata dalle eventuali abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalle norme edilizie, dalla comunicazione preventiva all’Asl (indicante la data di inizio dei lavori), se obbligatoria, oppure, per lavori per i quali non siano necessarie comunicazioni o titoli abitativi, da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (articolo 47 del Dpr 445/2000).
Il bonus mobili, come altre detrazioni, ha requisiti che devono essere soddisfatti se si desidera utilizzarlo. Innanzitutto possiamo dire che per accedere al bonus sarà necessario effettuare pagamenti tramite bonifico bancario o carta di credito, pertanto sono esclusi assegni o contanti. Inoltre, non sarà possibile richiedere il bonifico o lo sconto in bolletta come avviene per altri sconti, come il Super Bonus 110%.
Come spiegato dall'Agenzia delle Entrate, il bonus di 10 mila euro è dovuto anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso fabbricato oggetto di intervento edilizio, oppure quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l'immobile ma il l'intervento a cui è connesso l'acquisto viene effettuato su una pertinenza dell'immobile stesso, anche se accatastato in maniera indipendente. Inoltre, è importante ricordare che per ottenere il bonus è necessario che la data di inizio dei lavori di ristrutturazione sia anteriore a quella di acquisto della merce. Non è essenziale, tuttavia, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l'arredamento dell'immobile. La data di inizio dei lavori può essere dimostrata, ad esempio, da eventuali abilitazioni amministrative o da preventiva comunicazione all'ASL, se obbligatoria. Per gli interventi che non richiedono comunicazioni o abilitazioni è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Per quanto riguarda l'acquisto di mobili nuovi, la detrazione è ad esempio per: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, sedie, materassi, apparecchi di illuminazione. È escluso l'acquisto di: porte, pavimenti (ad esempio parquet), tendaggi e altri complementi d'arredo.
L'accordo tra VidaXL e altri negozi di mobili e BuyBuyfree fa sì che i tuoi acquisti siano più convenienti grazie a offerte e cashback. Per l'acquisto di elettrodomestici, invece, la detrazione spetta per: elettrodomestici con classe energetica non inferiore ad A+ (A o superiore per forni e lavasciuga), come riportato in etichetta energetica. in ogni caso la spesa è agevolata per gli elettrodomestici sprovvisti di etichetta, purché per essi non sia stato ancora stabilito l'obbligo. I grandi elettrodomestici includono, ad esempio: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie, elettrodomestici da cucina, fornelli elettrici, forni a microonde, piastre elettriche, resistenze elettriche, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, elettrodomestici per il condizionamento
Se l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici è destinato ad un unico immobile facente parte di un fabbricato completamente ristrutturato da imprese edili o ristrutturazioni immobiliari e cooperative edilizie, per data di “inizio lavori” si intende la data di acquisto o cessione dell'immobile .
Chi può richiedere il Bonus Mobili?
Contrariamente a quanto molti pensano, il bonus mobili non è dovuto solo quando si è proprietari, ma anche a chiunque sia titolare dei diritti di godimento sull'immobile in ristrutturazione, ovviamente a condizione che ne sostengano le relative spese. Vediamo quindi l'elenco completo di coloro che hanno diritto al bonus Mobili ed elettrodomestici 2022.
- Proprietari
- Titolari di un diritto reale al godimento
- Inquilini (inquilini/inquilini) o debitori
- Membri cooperanti
- Imprenditori individuali
- Il bonus mobili ed elettrodomestici 2022 spetta agli immobili che non siano beni strumentali o beni.
- Società
- Comproprietà
Se l'immobile in ristrutturazione è di proprietà di più soggetti, la detrazione fiscale del 50% del bonus mobili ed elettrodomestici spetta a chi effettua il pagamento, cioè al titolare delle fatture di acquisto.
Quali lavori di ristrutturazione danno diritto al bonus mobili
Per ottenere il contributo è quindi indispensabile effettuare una ristrutturazione edilizia, sia su singole unità immobiliari residenziali che su parti comuni di fabbricati, sempre residenziali. Gli interventi edilizi necessari per avere la detrazione sono:
- Manutenzione straordinaria, restauro e riqualificazione conservativa, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. Gli interventi di manutenzione ordinaria sui singoli appartamenti (ad esempio tinteggiatura pareti e soffitti, sostituzione pavimenti, sostituzione infissi esterni, rifacimento intonaci interni) non danno diritto al bonus;
- Ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da calamità, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
- Restauri, risanamenti conservativi e ristrutturazioni edilizie, riguardanti interi fabbricati, effettuati da imprese di costruzione o ristrutturazioni immobiliari e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dalla conclusione dei lavori vendono o cedono la proprietà;
- Manutenzioni ordinarie, manutenzioni straordinarie, restauri e risanamenti conservativi, ristrutturazioni edilizie su parti comuni di edifici residenziali.
Entrando nel merito dei lavori di ristrutturazione, è fondamentale che questi ultimi siano legati ad interventi straordinari. Fanno eccezione le parti condominiali, per le quali si può usufruire del bonus mobili di alta quota anche se la manutenzione è ordinaria. In quest'ultimo caso, invece, il bene acquistato dovrà essere destinato alla fornitura di queste specifiche parti. La detrazione si può ottenere anche se gli elettrodomestici o i mobili vengono acquistati con un prestito a rate. Le fatture di acquisto devono in ogni caso riportare la quantità, la natura e la qualità dei beni acquistati. In alternativa è necessario presentare la ricevuta fiscale con il codice fiscale dell'acquirente, unitamente alla documentazione relativa alla natura della merce. Il vantaggio fiscale è sicuramente garantito anche per gli acquisti effettuati all'estero.
Apparentemente, ci sono davvero tanti modi in cui puoi fare per ottenere il bonus mobilii. Per richiedere il bonus mobile è necessario conservare i seguenti documenti:
- Prova del pagamento
- Fatture di acquisto merce o scontrino fiscale con codice fiscale dell'acquirente unitamente alla natura, quantità e qualità della merce acquistata.
Importo massimo del bonus mobili
Chi intende avvalersi dell'opzione farà quindi bene a valutare attentamente la possibilità di poter aderire entro il 31 dicembre, dato che il limite massimo di spesa passerà da 10.000 euro nel 2022 a 5.000 euro nel 2023 e 2024. Ciò significa che il bonus la copertura può arrivare solo a 5mila euro a partire dal 1 gennaio del prossimo anno.Per chiarire l'estensione del meccanismo di aiuto, va sottolineato che l'incentivo viene erogato attraverso una detrazione dell'imposta sul reddito da richiedere in dichiarazione dei redditi. Pertanto, il bonus è recuperabile per i prossimi 10 anni, quindi l'importo ridotto sarà suddiviso in 10 rate di pari importo.
Inoltre, per beneficiare del bonus, l'acquisto di mobili o elettrodomestici deve essere legato ad una ristrutturazione. Il bilancio prevede che l'acquisto sia considerato valido quando i lavori di costruzione sono iniziati il 1° gennaio dell'anno precedente. Ovviamente sarà fondamentale certificare tale criterio attraverso la documentazione amministrativa relativa alle pratiche edilizie. Oltre alla preventiva comunicazione da inviare ad ASL quando richiesto.
Negozi aderenti a questa iniziativa
Molti negozi da tutta Italia hanno aderito all'iniziativa. Non solo negozi di mobili e di settore, ma anche grandi catene di distribuzione. Il voucher è utilizzabile su tutto il territorio nazionale: da Milano a Palermo, passando per Cagliari, Bari, Venezia. Sia nelle grandi città che nei piccoli centri, ci sono molti grandi magazzini che lo accettano. E per chi non ha paura di fare acquisti online, la soluzione potrebbe arrivare da BuyBuyFree.
Euronics, Unieuro sono solo alcune delle grandi catene che hanno aderito all'iniziativa. In quasi tutte le città d’Italia dove è presente un punto vendita di questi marchi è possibile utilizzare il bonus, l'offerta essendo spesso valida non solo nei negozi fisici, ma anche sui vari e-commerce.
Conclusione
Se i lavori di ristrutturazione portano alla realizzazione di due unità immobiliari, il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione non può essere raddoppiato. Allo stesso modo, se la ristrutturazione procede alla fusione di due unità immobiliari, il tetto di spesa non viene dimezzato. Questo perché, chiarito dall'Agenzia delle Entrate, per individuare il limite di spesa per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici bisogna considerare le unità immobiliari.